Grading e valore di mercato, quando un voto cambia tutto

Grading e valore di mercato, quando un voto cambia tutto

Grading

di Simon Larocca

11/06/2025

Il grading effettuato da TGMGrading è il processo di valutazione, autenticazione e protezione di un videogioco, nel suo formato fisico.

Durante la procedura, il titolo viene esaminato a livello visivo per individuare eventuali difetti, manipolazioni o segni del tempo, in secondo luogo avviene la verifica dei suoi elementi originali (sigilli, manuali, dischi o cartucce) e classificato secondo una scala numerica da 1 a 10, che ne definisce la qualità.

Infine, il prodotto viene Inserito in una teca trasparente in plexiglass, non apribile e a prova di manomissioni, con un'etichetta ufficiale che ne riporta la valutazione e i dettagli, tra cui il titolo del gioco, l’anno di uscita e i parametri con i voti riportati.

La valutazione viene effettuata da una commissione di esperti qualificati accuratamente selezionata, composta da figure appartenenti a più settori specifici, come imprenditori, avvocati, notai, produttori di videogiochi, collezionisti professionisti e specialisti del commercio.

Tali valutazioni vengono eseguite in modo oggettivo analizzando centinaia di parametri misurabili, tra cui la qualità dei materiali, lo stato di conservazione, l'integrità del sigillo e molto altro. Inoltre, ogni valutazione viene contestualizzata a livello storico, ovvero si tiene conto dello standard produttivo dell’epoca di pubblicazione del gioco e delle condizioni medie di conservazione tipiche di quel periodo.

Questo approccio consente la valutazione più accurata, imparziale e coerente possibile. Il team di esperti che si occupano di valutare i titoli da gradare è guidato da due figure professionali altamente specializzate: Federico Salerno, avvocato e collezionista professionista con anni di esperienza legale e tecnica nella tutela e valorizzazione di beni collezionabili, e Carlo Santagostino, storico dell’informatica e dei videogiochi, sviluppatore con decenni di esperienza nel settore dell’e-commerce, multimedia e applicazioni digitali, in grado di apportare un approccio scientifico e filologico alla valutazione storica dei titoli. In aggiunta, The Games Market ha sviluppato un ulteriore strumento di supporto per la procedura di grading: grazie ai un sistema proprietario che utilizza l'intelligenza artificiale, TGM ha a disposizione un database di centinaia di migliaia di esemplari originali, costantemente aggiornato e che permette di confrontare ogni singolo videogioco.

La gradazione di TGM rendere un titolo garantito nel suo contenuto e quindi il suo valore di mercato aumenta nel tempo, oltre a proteggere l'investimento fisico da eventuali danni futuri (graffi, umidità, luce) e facilita la rivendita del titolo un domani, oltre a dare certezza agli acquirenti.

Grazie a figure professionali e di spicco nel campo, come il sopracitato Carlo Santagostino, attribuisce un valore storico e collezionistico e offre una garanzia ufficiale e imparziale sull'autenticità del titolo gradato. Oggigiorno, è lo standard a livello globale per coloro che desiderano trasformare un semplice videogioco in un bene gradato da museo.

Bene gradato che si preserva nel tempo e la preservazione stessa ne determina il valore: un titolo gradato può valere anche 10 volte di più dello stesso titolo sigillato ma non gradato, che invece perde di valore (usura, trasloco, ingiallimento, ecc).

Con il processo di grading, il videogioco acquista molto più valore non solo economico, ma anche nel contesto della preservazione connettendo idealmente l’effetto nostalgia e il suo reale valore come oggetto da collezione oltre che al valore culturale di un titolo da collezione.

author

Simon Larocca

Scrittore e socio di Retroedicola Video Club

Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.

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