
di Simon Larocca
12/11/2025
E uscimmo a riveder le stelle…
Potremmo riassumere così, in pochi versi ispirati dal nostro cantore per eccellenza, Dante, la sensazione di riscoperta che ci accoglie ogni qual volta la versione remastered di un capolavoro del passato torna a farsi rimirare lassù, nel firmamento dei titoli entrati nell’Olimpo videoludico. E se poi i giochi in questione sono due, l’uno il seguito dell’altro, e il marchio Nintendo campeggia insieme ai baffoni dell’idraulico che tutti vorremmo chiamare almeno una volta nella vita, allora le stelle di cui sopra meritano molto più di un fuggevole sguardo.
Super Mario Galaxy e Super Mario Galaxy 2 sono tornati, a distanza di diciotto anni, e lo hanno fatto in pompa magna il 2 ottobre, ovviamente sugli schermi della nuova ammiraglia ibrida della casa di Miyamoto, la Switch 2!
Facciamo un piccolo salto indietro (salto, perché si tratta di Mario Bros, l’avete capita? Ahah): siamo in piena epoca Wii, mai troppo osannata console che univa la frenetica ricerca dell’intrattenimento domestico classico all’innovativo utilizzo del Wiimote, strumento sloga-polsi e portatore di impegnative sessioni di gioco. Con la Wii, imparammo a sudare davanti a uno schermo, ma soprattutto generi come il platform vennero infusi di una nuova linfa a livello di gameplay e approccio stilistico. È il 2007 e Super Mario Galaxy ruba la scena a qualsiasi titolo esistente in quel periodo, con tutta una serie di novità epocali: l’ambientazione spaziale, in tutti i sensi, la grafica 3D e la colonna sonora di altissimo livello composta da un’orchestra che si è presa cura di ogni mondo di gioco con temi suggestivi e unici. Altro aspetto grandioso era rappresentato dalla modalità cooperativa, che permetteva a due giocatori di affrontare la campagna, entrambi con il Wiimote e con la possibilità di interagire non solo con Mario stesso, ma anche con l’ambiente, i suoi elementi e gli antagonisti del nostro eroe.
[Mario Galaxy 1 e 2]
L’avvento della Nintendo Switch 2 nel mondo è stato accompagnato da un battage pubblicitario notevole, puntando di fatto ai miglioramenti grafici dovuti all’upgrade significativo della precedente console: eppure, operazioni come quella che vede il ritorno della serie Galaxy su una macchina di nuova generazione, paradossalmente, sono all’insegna della connessione indelebile della memoria. Mai come in questi ultimi tempi concetti come il ricordo di un gioco che ci ha fatto divertire, la consapevolezza della nostalgia che ci prende l’anima quando torniamo a giocarci, e il ritorno stesso alle origini, che sono anche le nostre come giocatori, sono diventati materia di studio per le aziende di settore e vero e proprio “gancio” per (pseudo) nuovi e vecchi giocatori.
[Mario Galaxy 1 e 2]
In base a tali considerazioni, la rinascita in versione Remastered dei Super Mario Galaxy acquisisce un valore diverso dalla semplice operazione commerciale, a voler ben vedere: l’upscaling a 4K è certamente un elemento degno di nota, non lo si mette in dubbio, tuttavia l’emozione di rivivere il Festival delle Stelle e il rapimento di Peach, il la che dà il via alla prima gloriosa avventura, si basa su fattori che esulano dal mero level up dovuto alla macchina di supporto: pensiamo all’assoluta libertà di gioco sulle sfere asteroidali, quella verticalità da brividi dovuta allo sfruttamento della gravità in modo a dir poco “fantasioso” e che tanto aveva fatto impazzire Shigeru Miyamoto quando la concepì.
[Mario Galaxy 1 e 2]
Per concludere, al di là della delle migliorie introdotte e alcune chicche gustose, come un capitolo bonus nel libro di Rosalina nel primo Galaxy e un libro nuovo di zecca nel seguito, Super Mario Galaxy 1+2 rappresentano il manifesto di quanto la Wii sia stata seminale, quindi ripercorrere quei leggendari scuotimenti con i joycon di nuova generazione e tornare a saltare nello spazio siderale… Mamma mia!
Pro
Combo eccezionale per un prodotto che accorpa due capolavori del genere
Entrambi i giochi rivivono nelle loro versioni originali, seppur migliorate, con alcune novità introdotte appositamente da Nintendo
Easter eggs ovunque (qualcuno ha detto Luigi?)
Contro
Non aspettatevi una rivoluzione dal salto generazionale: per quanto Wii e Switch 2 siano due mondi opposti, non si griderà al miracolo per le evoluzioni grafiche di quest’ultima. Lo farete perché Mario è Mario, ma questa è un’altra storia.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
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