Metal Gear Solid 3 Snake Eater

Metal Gear Solid 3 Snake Eater

C'era una volta

di Simon Larocca

17/05/2024

Se penso a Metal Gear Solid, e un giocatore di lungo corso come me non può non farlo, la mia mente richiama molteplici fermo immagine e musiche in sottofondo, echi di sessioni di gioco indimenticabili quasi quanto i personaggi delineati da Hideo Kojima, papà del franchise e ideatore di una delle più iconiche storie di tutti i tempi.

Eppure, non è Solid Snake e nemmeno Revolver Ocelot, i due principali antagonisti, a farmi vibrare le corde sensibili del ricordo e delle emozioni, bensì lei.

The Boss. Personaggio immenso che sarà nostro mentore, avversario e molto, molto di più in quello che di fatto è il prequel di tutta la saga.

Metal Gear Solid 3: Snake Eater è di fatto un capolavoro e non può essere definito altrimenti.

Uscito nel 2004 per PlayStation 2, MGS 3 ci porta indietro nel tempo, ben prima dell'avvento di Foxhound, l'organizzazione ultrasegreta a cui apparterrà il grandioso soldato Solid Snake nei numerosi titoli usciti per Mx2 e NES: vestiremo i panni di un personaggio identico a lui, almeno nelle fattezze, conosciuto durante il gioco con vari nomi in codice, tra cui Naked Snake.

Siamo nei ruggenti Anni Sessanta, la Guerra Fredda è ormai iniziata da tempo tra i due blocchi per antonomasia, Occidente e Oriente, e nel mezzo vi sono soldati ed eroi, mercenari e martiri, carne da macello di cui si approfittano le alte sfere, sfruttandone gli ideali patriottici e di libertà per i quali gente come The Boss, per esempio, farebbe qualsiasi cosa.

Il nostro eroe Snake è il miglior allievo della Soldatessa Leggendaria, insieme hanno creato il CQC System, metodo di ingaggio a mani nude che Solid Snake perfezionerà nel futuro: questo è solo uno dei tanti easter eggs che connettono l'avventura in questione ai giochi successivi, in un tripudio di rivelazioni e rimandi che faranno la felicità di coloro che hanno amato il gioco del 1998, per esempio.

Intrighi fantapolitici e sezioni di gioco prettamente arcade con una strizzata d'occhio alle serie anime giapponesi più iconiche di sempre costituiscono solo alcuni aspetti del titolo in questione: la potenza della console che è succeduta alla prima PlayStation è sfruttata davvero fino all'ultimo frame, garantendo un'esperienza audiovisiva cinematografica imperdibile.

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Come da tradizione, gli agenti nemici sono caratterizzati in modo esemplare, definendo background che toccano vette liriche molto alte quando si tratta di scuotere le coscienze dei giocatori, inoltre le trovate pensate da Kojima per affrontarli sono sempre diverse e testimoniano il livello altissimo di game design che si porta dietro, un bagaglio pieno di meraviglie.

Il genere stealth, che con titoli come Tenchu e Clock Tower (tanto per citare due capisaldi rispettivamente con ambientazione Giappone feudale e horror psicologico) avevano in precedenza esplorato tale meccanica di gioco con buoni risultati, con il titolo di Kojima trova la sua consacrazione definitiva, ridefinendone aspetti e concetti di base.

La sceneggiatura di Metal Gear Solid 3, esattamente come gli altri titoli della serie, si attesta su livelli molto alti: i dialoghi sono creativi ed elaborati, i personaggi parlano in maniera naturale e a seconda della loro caratterizzazione si pongono nei riguardi delle altre persone con coerenza: certo, molti di loro, Snake compreso, si mostrano spesso sopra le righe anche perché la scelta di seguire una linea narrativa epica e improntata all'azione spesso eccessiva e tendente all'esagerazione, tipica dei film e anime di genere, è una costante delle opere di Kojima e in fondo lo si ama anche per questo.

Non vi resta che giocare e iniziare una dieta a base di serpenti.

Game Cover
8

Pro

Ritorno in grande stile della saga su Ps2, Kojima forse al suo meglio!

Trama intricata e complessa, profonda e capace di trascinarvi nel vortice della storia fino all’ultima sequenza

Stealth all’ennesima potenza, interazioni con l’ambiente circostante che hanno effetto sul personaggio protagonista e un sacco di trovate eccezionali

The Boss. Da sola, potrebbe reggere l’intera trama di gioco sulle sue spalle. Il duello finale con lei è leggenda

Contro

Non vi sono difetti sostanziali in questo titolo. L’unico punto “contro” sarebbe non possederlo

Completo
9,76 €
Nuovo
82,08 €
Gradato
225,76 €
author

Simon Larocca

Scrittore e socio di Retroedicola Video Club

Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.

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