Grim Fandango, enigmi e risate vi seppelliranno!

Grim Fandango, enigmi e risate vi seppelliranno!

C'era una volta

di Simon Larocca

21/09/2025

Quando parliamo di epoca d’oro di un genere, ci riferiamo a quel particolare periodo storico in cui qualsiasi gioco (o quasi) appartenente a quelle tipologia riusciva in qualche maniera a scavare una nicchia dove inserirsi, facendosi conoscere e, se tutto andava per il verso giusto, anche a ricevere un po’ d’amore dai suoi fan.

Tanta acqua è passata sotto i ponti da quando un aspirante pirata cercava in tutte le maniere di salvare la sua bella da un bucaniere zombi, e incommensurabili distanze siderali (in realtà parliamo di decenni, comunque un bell’arco di tempo no?) dai fasti di creature aliene tentacolari che infestavano lo spazio-tempo con la loro superintelligenza, ma per quanto concerne le Avventure Grafiche, fiore all’occhiello per chiunque abbia mai avuto la passione per i videogiochi, c’è un solo titolo capace di connettere passato e presente e richiamare alla mente nostalgiche serate all’insegna di jazz music ed enigmi spaccacervelli: sì, sto parlando proprio di Grim Fandango, ovviamente.

È il 1998, quando il gioco esce per PC e la faccia scheletrica del protagonista, ispirata alle maschere del Giorno dei Morti, e i suoi vestiti da burocrate campeggiano sulla copertina delle confezioni fisiche sugli scaffali dei negozi.

Le bizzarre avventure di Manny Calavera sono ambientate nell’aldilà immaginato da Tim Schafer, personaggio nell’industria conosciutissimo e che, vi basterà cercarlo su internet, si occupò di altre pietre miliari come Full Throttle, forse uno dei miei preferiti insieme a Maniac Mansion, ma non divaghiamo.

Nel Giorno dei Morti citato in un sacco di fumetti, libri, pellicole cinematografiche e anche un commovente film d’animazione chiamato Coco, Grim Fandango ci racconta la storia di un agente del Dipartimento della Morte. Ma ecco che fin dall’inizio si palesa il primo colpo di genio legato al protagonista: non un mietitore con falce e tunica nera, bensì un impiegato dell’ingranaggio post-mortem, incaricato di vendere pacchetti di viaggio alle anime appena trapassate così che possano arrivare, agevolmente o meno dipende dal tipo di pacchetto che sceglieranno, nell’oltretomba vero e proprio: il cosiddetto Nono Aldilà.

Perché nono, direte voi.

La ragione affonda le radici nella mitologia azteca, appunto, che prevede ben otto stadi della Terra dei Morti da attraversare, prima di raggiungere quella finale che in altre culture potrebbe essere associata al Nirvana, o al “nostro” Empireo: Manny Calavera conosce il suo lavoro e non gli mancano le motivazioni, solo estinguendo il suo debito potrà infatti anche lui raggiungere finalmente la sua… pensione eterna.

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Il gioco mescola sapientemente tematiche profonde e filosofiche come l’accettazione dell’ultima fermata, la morte appunto, con i suoi distacchi e la perdita graduale dell’umanità per qualcosa di altro, trattando questioni molto “terrene” come corruzione, truffe e persino lo sfruttamento, il tutto condito con dosi ubriacanti di humour e situazioni esilaranti, oltre a una sceneggiatura pressoché perfetta in ogni capitolo del gioco.

Grim Fandango rapì i cuori dei giocatori non solo per la trama articolata, ma anche per le evoluzioni tecniche di cui si fregiava, diventando di fatto il testamento artistico del genere punta e clicca degli Anni Novanta: il motore grafico 3D soppiantò il classico “disegno 2D”, calando il giocatore in un universo interattivo dove Manny poteva interagire con gli oggetti e l’ambiente circostante direttamente, senza l’ausilio della “mano del giocatore”, ossia il puntatore di un mouse.

Tornato in vita (sono un asso con i giochi di parole) di recente grazie all’inevitabile operazione di rilancio con una remastered per console, Grim Fandango reca con sé una mescolanza di musiche, design e stile che vi mozzeranno il fiato e a quel punto, beh… Manny avrà sicuramente il pacchetto viaggi che fa per voi.

Game Cover
9

Pro

Avventura complessa e piena di sorprese, gli enigmi vi terranno incollati per ore a scervellarvi e l’esplorazione della Terra dei Morti è un’esperienza che ogni giocatore deve fare una volta nella vita (videoludicamente parlando!)

Dialoghi ben scritti, personaggi protagonisti e secondari ben caratterizzati: Manny Calavera meriterebbe un discorso a parte e vi conquisterà ora dopo ora

Le musiche! Le musiche! Le musiche!

Contro

Il livello di difficoltà degli enigmi incide soprattutto sulla longevità per i giocatori casuali o non affini al genere: in questo caso, il grado di sfida che offre Grim Fandango è tendenzialmente alto.

Completo
23,08 €
Nuovo
47,22 €
Gradato
51,94 €
author

Simon Larocca

Scrittore e socio di Retroedicola Video Club

Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.

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