di Simon Larocca
06/02/2024
Ci sono saghe che non hanno bisogno di presentazioni: quella di Mario, poi, l'icona probabilmente più famosa di tutti i tempi in campo videoludico e portabandiera baffuto della fabbrica dei sogni di Kyoto chiamata Nintendo, è un'istituzione dal sapore di leggenda oramai.
Forse non tutti sanno però che con il trascorrere del tempo, tutti i comprimari che hanno fatto la storia dell'epopea nel Regno dei Funghi hanno ottenuto ben più dei classici quindici minuti di popolarità, riuscendo ad attirare a sé una buona fetta di fan, tanto da convincere la Grande N a sviluppare dei titoli dedicati quasi esclusivamente a loro.
Amatissimo fin dagli albori della saga, persino quando con un sorriso adorabile e irresistibile ci faceva sapere che la principessa era in un altro castello, e avevamo evitato palle di fuoco e trappole mortali per niente o quasi, Toad è salito alla ribalta soprattutto nel 2014 diventando protagonista di Captain Toad: Treasure Tracker, titolo uscito inizialmente per WiiU e che è stato riproposto in tempi più recenti anche per l'ultima nata Switch.
Se credete di trovarvi di fronte all'ennesima variante platform di un Super Mario Bros qualunque, vi sbagliate di grosso: Toad innanzitutto non può disporre dei salti ed è questa la prima grande novità introdotta da Nintendo, il che di per sé costituisce anche una sfida stimolante sia per i programmatori che gli utenti finali, ovvero noi, nel godere di un gioco del genere sapendo che i nostri beniamini non usufruiranno della mossa per eccellenza, marchio di fabbrica del franchise.
Il nostro fungo preferito quindi dovrà farsi largo tra svariati livelli strutturati come puzzle all'interno di una sequela di diorami, sfruttando la visuale isometrica liberamente manovrabile grazie al peculiare controller della WiiU.
Toad non sarà l'unico personaggio Nintendo nel gioco, ma sfileranno davanti a noi in veste di amici "facce" conosciute (per esempio Toadette, altro character appartenente alla schiera Adorabile e Coccolosa della saga) e nemici piuttosto famosi nel MarioVerse, come i famigerati Tipi Timidi!
Il gioco si presenta ovviamente coloratissimo e curato in ogni dettaglio, la pucciosità scorre sempre potente in casa Nintendo e anche Captain Toad non fa eccezione; i livelli sono costituiti da strutture di roccia e porzioni di campi, antiche rovine di edifici o templi che rimandano al passato e svelano la natura archeologica delle vesti di Toad, zaino in spalla contenente i ferri del mestiere da novello Indiana Jones e soprattutto noi, giocatori umani che lo guideremo risolvendo gli enigmi disseminati lungo la tortuosa ma divertente strada lastricata dalle buone intenzioni dei programmatori.
Buone intenzioni che si fregiano di un ottimo risultato finale, a conti fatti: il gioco scorre via che è un piacere ogni livello chiamerà l'altro, come le patatine San Carlo della nostra infanzia, e raccogliere le Stelle necessarie per avanzare nel gioco non è mai stato così divertente e soddisfacente!
La curva di apprendimento di Captain Toad: Treasure Tracker è abbastanza rapida, infatti verremo guidati per mano passo dopo passo all'interno delle meccaniche di gioco, spiccatamente puzzle come dicevo poc'anzi, così da imparare in breve tempo come muoversi all'interno degli ispirati diorami del titolo.
Trovo che l'idea di base, ovvero prendere le distanze dai salti dei fratelli Mario e concepire un'identità tutta sua per Captain Toad sia stata vincente: stratificarne l'universo dando agli appassionati varianti così solide e ben fatte, pur mantenendo il rispetto e l'aderenza pressoché totale alla lore dell'idraulico Nintendo, ha permesso a questo titolo di emergere e diventare un piccolo grande classico.
Indiana Jones, hai un rivale XD
Pro
Diorami meravigliosi, uno più bello dell’altro! Livelli colorati ed enigmi stimolanti!
La qualità Nintendo sbrilluccica da tutti i pori: comparto sonoro, grafica, tutto insomma!
Toad non ci dice che la principessa è in un altro castello. Finalmente!
Colori spassosi!
Contro
Il gameplay non varia poi così tanto procedendo nel gioco, alla lunga potrebbe stancare coloro che non sono avvezzi ai puzzle game.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
Simon Larocca
Scrittore e socio di Retroedicola Video Club
Mi chiamo Simon Larocca, e sono un videogiocatore, collezionista e amante della cultura pop in tutte le sue forme. Vado al cinema ogni volta che posso, leggo da quando porto gli occhiali, quindi da sempre, e ho la passione per lo storytelling in tutte le sue forme, così dirompente da farla diventare una professione. Ma come direbbe Doc di Ritorno al Futuro, non ci sarebbe presente se non si guardasse al passato con rispetto e ammirazione, ed è il Simon bambino di più di trent’anni fa, anno più anno meno.
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